Lo studio

Restaurare, quindi Progettare

Anche se l'attività restaurativa ha avuto negli ultimi anni strumentali esasperazioni interpretative, anche se, quando ci riferiamo ai monumenti, siamo prossimi ad un'accezione romantica del passato, resta il fatto sostanziale che, nella pregnanza contemporanea della complessità del testo architettonico (e dei suoi complementi artistici), questa attività ha un'intrinseca nobiltà che la rende invidiata da molti. Il restauro, infatti, è moltiplicatore filologico e progettuale, nel senso che assai più del ritrovamento dell'inedito cartaceo, la constatazione (e l'accertamento) in corpore vili della compagine architettonica resta l'unico atto capace di spostare una datazione, una cronologia delle parti e persino un'attribuzione della paternità dell'opera. Ma va detto del primato affascinante e inesauribile del restauro nella confidenza con la città, in quanto vero e unico momento di quel riconoscimento critico evocato da Cesare Brandi. E siccome il restauro e la conservazione sono riproposizione d'uso e reinserimento di funzioni alla vita di relazione, ne viene come corollario la funzione progettuale e progettante di questo: ma non nel senso rozzo e brutale a cui spesso si assiste, di un profittare della preesistenza per alterarla con esercitazioni compositive, ma piuttosto di un misurato dialogo, in cui la nuova addizione sia sempre e soltanto necessitata dalla nuova funzione, nel rispetto del testo monumentale. È questa una delle forme di quella "felicità dell'architetto" che fa di questo mestiere (nonostante tutto) uno dei più affascinanti che sia dato esprimere all'uomo. Un mestiere complesso, che esige estese conoscenze, capacità di sintesi, amore per l'uomo e la sua vita di relazione: un atteggiamento positivo che, prima di proiettarsi sull'ambiente urbano, ha da essere una filosofia portante della propria vita.

Chi siamo:

La sua collaborazione presso lo Studio di Architettura ha inizio durante gli anni universitari, partecipando ai rilievi del Parco di Celle a Pistoia (1987), dell'ex Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (1988), al concorso per il recupero delle ex Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (1991).

Nel 1991, presso l'Istituto di Geodesia, Topografia e Fotogrammetria della Facoltà di Ingegneria di Pisa, prende parte ad una esperienza di restituzione stereofotogrammetrica sotto la guida del Prof. Walter Ferri.

Nel 1992 si laurea con Lode con il Prof. Loris Macci. Insieme a Paolo Barberis ed Alessandro Sordi , ed in collaborazione con Il Centro Didattico Televisivo dell'Università di Firenze, realizza per la tesi un video sperimentale dal titolo “Architettura virtuale per un Centro Internazionale del Restauro a Firenze”. La Tesi vince il Premio di Laurea Italo Gamberini, ed il video è proiettato al Festival Internazionale del Film d'Architettura di Bordeaux.

Dal 1992 inizia la collaborazione professionale con lo studio. Dal 1994 entra a far parte dell'Associazione Professionale, per la quale progetta l'arredo e la sistemazione del nuovo Studio di via Romana.

Dal 1992 al 1997 è assistente del Prof. Guido Spezza nel corso di Caratteri Distributivi degli Edifici alla Facoltà di Architettura di Firenze, partecipando a tutte le sessioni di esami. Dall'Anno Accademico 1994/95 è correlatore di alcune Tesi di Laurea del Prof. Spezza.

Dal 1997 al 2000 è titolare affidatario del Modulo di Caratteri Tipologici e Morfologici dell'Architettura, Laboratorio di Composizione II, nella Facoltà di Architettura di Firenze.

Le prime direzioni dei lavori riguardano, a Firenze, la sistemazione del Resede absidale di S.Croce (1993), il restauro di Palazzo degli Artisti in viale Milton (1994), del Palazzo Castiglioni in via del Giglio (1995-1996), del negozio Ex-Neuber in via Strozzi (1996), il restauro delle facciate e degli elementi lapidei del Palazzo Ricci a Pescia (1996-1997), il restauro della Torre di Catilina a Pistoia (1996-1998). Con Gennaro Tampone cura il restauro della struttura lignea di copertura della ex-Chiesa di S.Monaca a Firenze (1997-1998). Ha coordinato e diretto i restauri della Villa e del Giardino Garzoni a Collodi (Pescia. 2004-2007).

Sul tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha sviluppato negli ultimi anni un lavoro di ricerca attraverso seminari, incontri e pubblicazioni, tra cui il manuale “Progetto Accessibilità”, edito dalla Meridiana.

E' coordinatore di tutta l'attività progettuale dello Studio Associato.